Non ho voluto citare, almeno nel titolo, il punteggio finale non perché questo sia stato negativo ma semplicemente perché per quanto riguarda la compagine ascolana quella di ieri è sembrata l’ultimo atto di un torneo che, giunti a questo punto, non aveva più niente da dire.
Si portano a casa, è vero, le tre vittorie in campionato, che comunque sono un più che apprezzabile risultato per una squadra esordiente, si consolida, anzi cresce, il numero dei ragazzi, dai 6 ai 25 anni, che scelgono di confrontarsi con questo sport, si apprezza il crescente interesse della città per questa realtà, che in alcuni ambienti ancora oggi viene vista come l’avventura di un pugno di barbari che amano menarsi possibilmente in mezzo al fango, ma tutto questo non deve e non può giustificare alcune carenze che non si riesce a colmare.
La cronaca in breve: primi minuti equilibrati, squadre che si confrontano, anche aspramente, senza che nessuna delle compagini domini sull’altra in termini di possesso sia di palla che territoriale, ma Macerata, mischia pesante e tecnica e trequarti non irresistibili ma ben schierati, non ci mette molto a mettere a fuoco i punti deboli da attaccare e comincia lo stillicidio di mete. In tutto il primo tempo ne segnano cinque, sia di mischia che al largo, senza che l’Ascoli, ancora una volta in formazione rimaneggiata, riesca a opporre una adeguata resistenza.
Il secondo tempo, vuoi per l’appagamento dei maceratesi, vuoi per l’arbitro che, volendo vedere la partita Francia-Italia, ne accorcia, fra la meraviglia di tutti, la durata di un buon quarto d’ora, risulta un po’ più equilibrato e si contano due mete per gli ospiti e un paio di occasioni buttate al vento per i locali che comunque cancellano lo 0 dallo score centrando un piazzato. Punteggio finale 3 – 41.
Note: a parte la durata del secondo tempo, si possono rilevare un cartellino giallo dato al n. 9 giallo-nero (gli è scappata una mano) e l’esordio in bianco-nero di Andrea Narducci, figlio di Gennaro, anche lui pilastro della storia del Rugby ascolano. Ora si aspettano nuove comunicazioni dalla Federazione per il prosieguo dell’attività, per questo campionato facciamo gli auguri al Pescara che va ai playoff e può sognare la serie B.
Una nota a parte per il terzo tempo. Organizzato per l’occasione (ultimo impegno di campionato e concomitanza con il 6 Nazioni) presso il circolo Tofare, è stato magnifico, con i ragazzi di Macerata che si sono trattenuti numerosi fino a tardi (alle 23 ancora si brindava) e la cucina di Mariano, Peppe Marini e soci che ha soddisfatto fisici e menti. La Polizia scientifica sta cercando di ricostruire il numero delle casse di birra consumate.
Volendo stilare una statistica anche sul terzo tempo, possiamo dire che le due squadre hanno sostanzialmente pareggiato mentre la dirigenza ascolana ha nettamente surclassato (grazie tante, eravamo 7 contro 2) quella ospite anche quando quest’ultima ha cercato di spostare l’agone sulle specialità tipiche (anisetta vs. mistrà). E’ stata l’apoteosi del Rugby, quello che vuol dire godersi una giornata di sport.
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