Questo campionato per l’Ascoli Rugby, ormai lo possiamo dire con certezza, è un calvario fisico ed emotivo. E’ imbarazzante dover giustificare sempre, o quasi, la penuria di risultati con la sfortuna, l’ennesimo forfait all’ultimo minuto di un paio di giocatori e l’inesperienza, ma questo è il rugby e le statistiche parlano chiaro: è rarissimo che una squadra non al meglio possa prevalere in campo su compagini meglio attrezzate, anche se di poco, e la forza di volontà ti sostiene in qualche fase di gioco, ma nell’intera partita se non hai gambe e fiato non fai molta strada.
Questo in sintesi è stata la partita contro il Falconara, ma facciamo uno stringato resoconto su come le cose sono andate: primo tempo (0 – 0) combattuto alla pari senza particolare dominio territoriale e occasioni da entrambe le parti. Due i calci falliti dalla King Sport (di pochi centimetri il primo e sul palo il secondo) e una meta quasi fatta per l’Ascoli alla quale Paci non ha creduto e ha cercato un riciclo all’interno su Alessandrini con un passaggio però “in avanti”.
Alla ripresa del gioco subito la prima beffa, Sosi si fa sorprendere impreparato su un calcio a seguire e fallisce la presa al volo, la palla, non per niente è ovale, rimbalza all’indietro finendo tra le mani dello stesso calciatore che, bravissimo, non ha cercato la corsa personale ma con un misurato “grabber” (un calcetto a seguire rasoterra) lancia in meta, in mezzo ai pali, un compagno 0 - 7.
Mazzata pesante per gli ascolani che tentano una prima reazione ma vengono nuovamente infilati, ancora in mezzo ai pali, e si va allo 0 – 14.
Cinque minuti di orgoglio bianconero costringe Falconara sulla propria linea, sembra fatta per l’Ascoli, ma l’arbitro non concede la meta per “palla sollevata”, ovvero il tentativo di schiacciare la palla a terra non è riuscito e la palla è finita sopra un giocatore o comunque non è arrivata a terra, e una seconda possibilità viene interdetta dalla linea di difesa falconarese. Dopo questa parentesi Falconara segna ancora, sempre in mezzo ai pali, (0 – 21) e a fine gara la incapacità a governare una palla che rimbalzava dentro l’area di meta ascolana ha regalato alla King Sport Falconara la quarta meta e il punto di bonus. Trasformazione fallita e punteggio finale 0 – 26.
Che dire in conclusione, il Falconara ha giocata la sua partito in modo continuo, asfissiante in interdizione il suo mediano di mischia, e ordinato e alla fine ha meritato la vittoria.
L’Ascoli ha evidenziato ancora una volta alcuni limiti, mentali e di preparazione, e grave è risultato oggi lo scollegamento tra i reparti, speriamo che prima o poi si riuscirà a giocare qualche partita con gli stessi uomini. Ancora un esordio, Vincenzo, e un rientro da infortunio grave, Alessandro Amabilli reduce da una frattura al malleolo peroneale sx.; purtroppo ancora un infortunio per Rinaldo Sosi, rivelatosi poi non particolarmente grave, ma che mette in forse la sua partecipazione alle prossime partite.
Sostanzialmente buono l’arbitraggio e con un siparietto curioso quando l’arbitro, caduto per una spinta ricevuta dal mediano d’apertura ospite che era intralciato dallo stesso, ha inteso il gesto come lesivo nei suoi confronti e gli ha mostrato il cartellino giallo.
Domenica prossima nuovo impegno esterno contro il Mogliano: POZZA I BBE’ come recita l’ascolano verace in situazioni incerte o come questa.
Questo in sintesi è stata la partita contro il Falconara, ma facciamo uno stringato resoconto su come le cose sono andate: primo tempo (0 – 0) combattuto alla pari senza particolare dominio territoriale e occasioni da entrambe le parti. Due i calci falliti dalla King Sport (di pochi centimetri il primo e sul palo il secondo) e una meta quasi fatta per l’Ascoli alla quale Paci non ha creduto e ha cercato un riciclo all’interno su Alessandrini con un passaggio però “in avanti”.
Alla ripresa del gioco subito la prima beffa, Sosi si fa sorprendere impreparato su un calcio a seguire e fallisce la presa al volo, la palla, non per niente è ovale, rimbalza all’indietro finendo tra le mani dello stesso calciatore che, bravissimo, non ha cercato la corsa personale ma con un misurato “grabber” (un calcetto a seguire rasoterra) lancia in meta, in mezzo ai pali, un compagno 0 - 7.
Mazzata pesante per gli ascolani che tentano una prima reazione ma vengono nuovamente infilati, ancora in mezzo ai pali, e si va allo 0 – 14.
Cinque minuti di orgoglio bianconero costringe Falconara sulla propria linea, sembra fatta per l’Ascoli, ma l’arbitro non concede la meta per “palla sollevata”, ovvero il tentativo di schiacciare la palla a terra non è riuscito e la palla è finita sopra un giocatore o comunque non è arrivata a terra, e una seconda possibilità viene interdetta dalla linea di difesa falconarese. Dopo questa parentesi Falconara segna ancora, sempre in mezzo ai pali, (0 – 21) e a fine gara la incapacità a governare una palla che rimbalzava dentro l’area di meta ascolana ha regalato alla King Sport Falconara la quarta meta e il punto di bonus. Trasformazione fallita e punteggio finale 0 – 26.
Che dire in conclusione, il Falconara ha giocata la sua partito in modo continuo, asfissiante in interdizione il suo mediano di mischia, e ordinato e alla fine ha meritato la vittoria.
L’Ascoli ha evidenziato ancora una volta alcuni limiti, mentali e di preparazione, e grave è risultato oggi lo scollegamento tra i reparti, speriamo che prima o poi si riuscirà a giocare qualche partita con gli stessi uomini. Ancora un esordio, Vincenzo, e un rientro da infortunio grave, Alessandro Amabilli reduce da una frattura al malleolo peroneale sx.; purtroppo ancora un infortunio per Rinaldo Sosi, rivelatosi poi non particolarmente grave, ma che mette in forse la sua partecipazione alle prossime partite.
Sostanzialmente buono l’arbitraggio e con un siparietto curioso quando l’arbitro, caduto per una spinta ricevuta dal mediano d’apertura ospite che era intralciato dallo stesso, ha inteso il gesto come lesivo nei suoi confronti e gli ha mostrato il cartellino giallo.
Domenica prossima nuovo impegno esterno contro il Mogliano: POZZA I BBE’ come recita l’ascolano verace in situazioni incerte o come questa.