martedì 26 febbraio 2008

Amatori Rugby Ascoli - King Sport Falconara 0-26

Questo campionato per l’Ascoli Rugby, ormai lo possiamo dire con certezza, è un calvario fisico ed emotivo. E’ imbarazzante dover giustificare sempre, o quasi, la penuria di risultati con la sfortuna, l’ennesimo forfait all’ultimo minuto di un paio di giocatori e l’inesperienza, ma questo è il rugby e le statistiche parlano chiaro: è rarissimo che una squadra non al meglio possa prevalere in campo su compagini meglio attrezzate, anche se di poco, e la forza di volontà ti sostiene in qualche fase di gioco, ma nell’intera partita se non hai gambe e fiato non fai molta strada.
Questo in sintesi è stata la partita contro il Falconara, ma facciamo uno stringato resoconto su come le cose sono andate: primo tempo (0 – 0) combattuto alla pari senza particolare dominio territoriale e occasioni da entrambe le parti. Due i calci falliti dalla King Sport (di pochi centimetri il primo e sul palo il secondo) e una meta quasi fatta per l’Ascoli alla quale Paci non ha creduto e ha cercato un riciclo all’interno su Alessandrini con un passaggio però “in avanti”.
Alla ripresa del gioco subito la prima beffa, Sosi si fa sorprendere impreparato su un calcio a seguire e fallisce la presa al volo, la palla, non per niente è ovale, rimbalza all’indietro finendo tra le mani dello stesso calciatore che, bravissimo, non ha cercato la corsa personale ma con un misurato “grabber” (un calcetto a seguire rasoterra) lancia in meta, in mezzo ai pali, un compagno 0 - 7.
Mazzata pesante per gli ascolani che tentano una prima reazione ma vengono nuovamente infilati, ancora in mezzo ai pali, e si va allo 0 – 14.
Cinque minuti di orgoglio bianconero costringe Falconara sulla propria linea, sembra fatta per l’Ascoli, ma l’arbitro non concede la meta per “palla sollevata”, ovvero il tentativo di schiacciare la palla a terra non è riuscito e la palla è finita sopra un giocatore o comunque non è arrivata a terra, e una seconda possibilità viene interdetta dalla linea di difesa falconarese. Dopo questa parentesi Falconara segna ancora, sempre in mezzo ai pali, (0 – 21) e a fine gara la incapacità a governare una palla che rimbalzava dentro l’area di meta ascolana ha regalato alla King Sport Falconara la quarta meta e il punto di bonus. Trasformazione fallita e punteggio finale 0 – 26.
Che dire in conclusione, il Falconara ha giocata la sua partito in modo continuo, asfissiante in interdizione il suo mediano di mischia, e ordinato e alla fine ha meritato la vittoria.
L’Ascoli ha evidenziato ancora una volta alcuni limiti, mentali e di preparazione, e grave è risultato oggi lo scollegamento tra i reparti, speriamo che prima o poi si riuscirà a giocare qualche partita con gli stessi uomini. Ancora un esordio, Vincenzo, e un rientro da infortunio grave, Alessandro Amabilli reduce da una frattura al malleolo peroneale sx.; purtroppo ancora un infortunio per Rinaldo Sosi, rivelatosi poi non particolarmente grave, ma che mette in forse la sua partecipazione alle prossime partite.
Sostanzialmente buono l’arbitraggio e con un siparietto curioso quando l’arbitro, caduto per una spinta ricevuta dal mediano d’apertura ospite che era intralciato dallo stesso, ha inteso il gesto come lesivo nei suoi confronti e gli ha mostrato il cartellino giallo.
Domenica prossima nuovo impegno esterno contro il Mogliano: POZZA I BBE’ come recita l’ascolano verace in situazioni incerte o come questa.

mercoledì 20 febbraio 2008

Amatori Rugby Teramo - Amatori Rugby Ascoli 39–8

Maledetta influenza e maledetti infortuni!!! Ancora una volta coach Stewart deve contare i giocatori per poter giocare e affidarsi allo spirito di sacrificio di chi, chiamato all’ultimo momento, ha dovuto giocare magari anche fuori ruolo. E pensare che per la prima volta Venerdi la rosa dei convocati era stata frutto di scelta tecnica. Naturalmente, non occorrerebbe neanche dirlo, gli assenti erano deputati a coprire i ruoli chiave o estremamente usuranti nell’economia delle forze della squadra per cui, al di la delle prestazioni o del risultato, dobbiamo un grazie ai sostituti e a coloro che per l’intera partita si sono sobbarcati il peso di giocare in prima linea di mischia.
Il punteggio, non dico bugiardo ma sicuramente ingeneroso con i bianconeri, farebbe pensare ad un incontro a senso unico ma non è proprio così, l’Ascoli stavolta non si è fatta chiudere in difesa, come a Recanati, ma ha reagito, ha contrattaccato, ha mancato, per eccessiva foga o inesperienza qualche occasione ma alla fine ha chinato la testa e ha applaudito la disciplinata, e “forse” forte (“forse” solo perché, non essendo riusciti a metterli sotto pressione, non ne abbiamo testato la completezza), squadra abruzzese.
La cronaca: si comincia male, subito una meta subita ma subito una reazione, una punizione sbagliata e una dentro, poi una alternanza di attacchi e difese che, purtroppo per noi, hanno rappresentato appieno alla dura legge del rugby ovvero se non sei più forte soccombi, in parole più semplici in attacco non finalizzi e in difesa resisti per una fase o due e poi cedi sotto il martellante attacco teramano. Gli ultimi dieci minuti di entrambi i tempi, forse anche per la stanchezza degli avversari, hanno visto i nostri ragazzi impegnarsi allo stremo per bucare il Teramo e sono stati minuti intensi, a tratti coinvolgenti ma solo alla fine, all’ennesimo tentativo, sono entrati in meta con l’intero pack e hanno segnato. Non facciamo nomi questa volta, i ragazzi si sono tutti impegnati e per di più su un terreno che somigliava ad una cava di pietra più che ad un campo sportivo.
Una menzione positiva, doverosa, per “Iano” Olivieri, autore della meta, e una negativa, quando ce la vuole ce la vuole, per capitan Alessandrini che ha rimediato un altro giallo e stavolta la squalifica probabilmente arriverà.
Soddisfacente anzi buono l’arbitraggio, peccato per una interpretazione troppo bonaria su un fallo, solo dopo riconosciuto professionale, su Civilotti che, se sancito, ci avrebbe dato una superiorità numerica proprio nel momento più difficile.
Domenica doppio impegno casalingo: l’U15 con lo Jesi (ore 13,00) e i seniores con il Falconara alle 14.30. Parola d’ordine: non mollare, consiglio da un “vecchio”: lucidità e impegno, imperativo: VINCERE.

lunedì 4 febbraio 2008

Praetoriani Rugby Recanati - Amatori Rugby Ascoli 37-7

Partita da dimenticare in fretta? Assolutamente NO, è la partita da tenere come esempio di quello che una squadra di rugby non deve fare. Totale assenza di reazione fisica ed emotiva, gambe molli, nervosismo esasperato e soprattutto, dispiace dirlo, mancanza di motivazioni e carenza di attributi. Se poi pensiamo di sostenere una partita di rugby dopo veglioni, bere q.b. (nel senso di quant'è buono e non quanto basta) e tre ore di sonno, siamo anche presuntuosi e solo dopo constatiamo che, per quanto ci siamo impegnati o per quanto pensiamo di aver lottato, il vigore e la lucidità mentale se sono andati a farsi fottere e con loro la partita.
La cronaca: gioco alla pari per i primi dieci minuti, fino a che capitan Alessandrini si fa espellere per dieci minuti per reazione ad un placcaggio ritardato, un primo tempo comunque in decente tenuta anche se con un pò di affanno. Punteggio all'intervallo 8 -0, niente di irrimediabile.
Secondo tempo il crollo. L'Ascoli non riesce quasi mai a uscire dalla propria metà campo e i Pretoriani, che hanno giocato una partita aggressiva e continua per quasi tutti gli 80 minuti (bella squadra), hanno spadroneggiato segnando mete e calci a profusione. La meta ascolana è scaturita, negli ultimi secondi dell'incontro, grazie ad un preciso calcio di avanzamento di Del Moro sul quale il mitico Epifanio, ultraquarantenne con pochissima esperienza maturata, perdipiù, vent'anni fa ma con un cuore grande (e aperto ndr), ha preso la palla al volo, ha evitato due volte il placcaggio e, seppur preso, è riuscito a tuffarsi e a schiacciare.
In conclusione che dire, è stata sicuramente una debacle motivabile, ma è altrettando sicuro che ci sono problemi all'interno della squadra in termini di disponibilità di giocatori, troppi infortuni, ma anche in termini di tenuta psico-emotiva nei rapporti personali e allora è lampante che a questo punto la Società, dirigenza e settore tecnico, dovranno intervenire per dirimere questi problemi.
Note negative il doppio giallo al capitano (squalifica?) e gli infortuni, in particolare quello di De Cata per il quale il campionato potrebbe essere, se verrà confermata l'infrazione alle costole, finito.
Note positive: altri due esordi, Alex e Stefano, e la meta di Epifanio, altro non so.... se qualcuno vuole può suggerire.
Domenica turno di riposo e tutti a Roma a tifare Italia, poi il Teramo a casa loro: ci saremo? Si, come? Non si sa!

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