Quinta vittoria consecutiva per la Fainplast Rugby Ascoli, oggi infatti al campo Aurini la compagine ascolana ha regolato con 8 mete a 0 il Rugby Club Atessa, squadra visibilmente ancora poco esperta ma che rispetto al girone di andata, a conferma dei passi in avanti compiuti, ha fatto vedere grinta e volontà. E’ stata una partita tranquilla e corretta e non poteva essere altrimenti data la lealtà e la sportività, qualità da tutti riconosciute agli amici abruzzesi, dimostrate dai gialloblu e quindi alla fine, tranne qualche lieve acciacco tra gli ospiti, non si lamentano infortuni che possano in qualche misura complicare, almeno nell’immediato, il cammino delle due squadre.
Fainplast comunque scesa in campo con una formazione largamente rimaneggiata, infatti oltre alle assenze di Mangiola, stop cautelativo della Federazione, e Ferranti, problemi di lavoro, sono stati tenuti a riposo Alesi, postumi influenzali, e De Luca, ginocchio non in ordine, e anche i vari Sosi, Poli, Straccia sono partiti dalla panchina. Di contro sono stati recuperati, anche se non ancora al 100 %, capitan De Cata, Roberto Marchei e Stefano Rosa, maiuscola la prova di quest’ultimo per l’impegno profuso che lo ha portato a segnare ben due mete, una delle quali veramente bella per la determinazione e, se vogliamo, l’eleganza rugbystica dell’azione stessa.
Abbiamo detto partita tranquilla e infatti la Fainplast ha dettato fin da subito i tempi della partita, lasciando all’avversario poco o niente, e senza affanno ha cercato di mettere in pratica tutto quello che si prova durante gli allenamenti, curando in particolar modo la gestione, in tutte le sue fasi, della palla. Le cinque mete realizzate, Del Moro, Lavaggi, Teodori e Rosa (2), sono gli acuti di un leit-motiv che poteva portare, se come al solito non si commettessero troppi errori di handling o troppi “avanti”, ad almeno altre tre o quattro segnature (coach Del Giacco questo è tutto materiale su cui lavorare). Nell’intervallo sono stati operati diversi cambi, Bernardini, Straccia, Baldassarri e Sosi rispettivamente per Caponi, Rosa, Lavaggi e Staffolani, con lo scopo di dare più opzioni in attacco, seguite dopo pochi minuti da quelle di Poli per Amabilli, Amadio al posto di Volponi e Cocchi per Teodori. Sono state realizzate altre tre mete, Narducci, Leopardi e De Cata, e forse, anzi certamente, se ne potevano marcare di più, ma, vuoi un po’ di stanchezza e un po’ l’appagamento, che l’Ascoli ha rallentato il ritmo permettendo così agli abruzzesi di controllare agevolmente il resto della partita.
In definitiva per la Fainplast è stata una prova con diverse positività e qualche momento di confusione, dovuta quest’ultima alla desuetudine dei recuperati a stare in campo, nulla che non si possa correggere. Domenica prossima a Tortoreto si gioca anche per la classifica, ci si dovrà impegnare, e non poco, per provare a vincere la partita senza assolutamente sottovalutare quella che è sicuramente stata la squadra più sfigata e più infortunata del girone, non dimentichiamo lo 0 a 0 alla fine del primo tempo ad Ascoli, e prepararsi così al primo dei tre impegni terribili che dovremo affrontare a seguire, ovvero l’Accademia Avezzano. Sappiamo che sarà una lotta impari, ma non giocarsela sarebbe da stolti e soprattutto non sarebbe, al di la di qualsiasi enfasi, da rugbysti. Più che soddisfacenti l’arbitraggio e il terzo tempo, a proposito di quest’ultimo mi è sembrata ritrovata quell’aria serena e amichevole che sembrava smarrita, merito evidente dei giocatori di entrambe le società che hanno interpretato alla perfezione lo spirito di questo sport, ospite più che gradito Pierluigi Camiscioni che, oltre alle arcinote perle di saggezza, ha elargito pacche e battute in quantità a testimonianza della grande amicizia che lo lega ad Ascoli e al rugby ascolano, e non mi rimane altro che riportare la formazione della Fainplast:
Sparacino, Narducci, Esposito, Leopardi, Staffolani, Amabilli, De Cata, Marchei, Lavaggi, Rosa, Bachetti, Del Moro, Caponi, Volponi. A disposizione: Bernardini, Amadio, Straccia, Baldassarri, Poli, Cocchi, Sosi. Allenatore: Del Giacco.
Fainplast comunque scesa in campo con una formazione largamente rimaneggiata, infatti oltre alle assenze di Mangiola, stop cautelativo della Federazione, e Ferranti, problemi di lavoro, sono stati tenuti a riposo Alesi, postumi influenzali, e De Luca, ginocchio non in ordine, e anche i vari Sosi, Poli, Straccia sono partiti dalla panchina. Di contro sono stati recuperati, anche se non ancora al 100 %, capitan De Cata, Roberto Marchei e Stefano Rosa, maiuscola la prova di quest’ultimo per l’impegno profuso che lo ha portato a segnare ben due mete, una delle quali veramente bella per la determinazione e, se vogliamo, l’eleganza rugbystica dell’azione stessa.
Abbiamo detto partita tranquilla e infatti la Fainplast ha dettato fin da subito i tempi della partita, lasciando all’avversario poco o niente, e senza affanno ha cercato di mettere in pratica tutto quello che si prova durante gli allenamenti, curando in particolar modo la gestione, in tutte le sue fasi, della palla. Le cinque mete realizzate, Del Moro, Lavaggi, Teodori e Rosa (2), sono gli acuti di un leit-motiv che poteva portare, se come al solito non si commettessero troppi errori di handling o troppi “avanti”, ad almeno altre tre o quattro segnature (coach Del Giacco questo è tutto materiale su cui lavorare). Nell’intervallo sono stati operati diversi cambi, Bernardini, Straccia, Baldassarri e Sosi rispettivamente per Caponi, Rosa, Lavaggi e Staffolani, con lo scopo di dare più opzioni in attacco, seguite dopo pochi minuti da quelle di Poli per Amabilli, Amadio al posto di Volponi e Cocchi per Teodori. Sono state realizzate altre tre mete, Narducci, Leopardi e De Cata, e forse, anzi certamente, se ne potevano marcare di più, ma, vuoi un po’ di stanchezza e un po’ l’appagamento, che l’Ascoli ha rallentato il ritmo permettendo così agli abruzzesi di controllare agevolmente il resto della partita.
In definitiva per la Fainplast è stata una prova con diverse positività e qualche momento di confusione, dovuta quest’ultima alla desuetudine dei recuperati a stare in campo, nulla che non si possa correggere. Domenica prossima a Tortoreto si gioca anche per la classifica, ci si dovrà impegnare, e non poco, per provare a vincere la partita senza assolutamente sottovalutare quella che è sicuramente stata la squadra più sfigata e più infortunata del girone, non dimentichiamo lo 0 a 0 alla fine del primo tempo ad Ascoli, e prepararsi così al primo dei tre impegni terribili che dovremo affrontare a seguire, ovvero l’Accademia Avezzano. Sappiamo che sarà una lotta impari, ma non giocarsela sarebbe da stolti e soprattutto non sarebbe, al di la di qualsiasi enfasi, da rugbysti. Più che soddisfacenti l’arbitraggio e il terzo tempo, a proposito di quest’ultimo mi è sembrata ritrovata quell’aria serena e amichevole che sembrava smarrita, merito evidente dei giocatori di entrambe le società che hanno interpretato alla perfezione lo spirito di questo sport, ospite più che gradito Pierluigi Camiscioni che, oltre alle arcinote perle di saggezza, ha elargito pacche e battute in quantità a testimonianza della grande amicizia che lo lega ad Ascoli e al rugby ascolano, e non mi rimane altro che riportare la formazione della Fainplast:
Sparacino, Narducci, Esposito, Leopardi, Staffolani, Amabilli, De Cata, Marchei, Lavaggi, Rosa, Bachetti, Del Moro, Caponi, Volponi. A disposizione: Bernardini, Amadio, Straccia, Baldassarri, Poli, Cocchi, Sosi. Allenatore: Del Giacco.