lunedì 16 giugno 2008

Ascoli Rugby Day 2008 – Una giornata da ricordare

E’ stata quella di Domenica 15 una giornata, almeno per chi scrive, inimmaginabile, riuscita oltre le più rosee previsioni. Fin dal mattino, ovvero dall’inizio della conferenza del prof. Scaramella su come vivere la passione del rugby, si intuiva che c’era molto interesse per la nostra manifestazione. L’entusiasmo dei partecipanti, gli applausi agli interventi dei vari oratori, le reazioni e i commenti per le immagini proiettate e la commozione dei tanti “old” presenti quando sul maxi schermo sono apparse le foto di Seghetti e Viavai, due pionieri del rugby ascolano, due di noi, che non ci sono più, hanno rispecchiato “in toto” il titolo della manifestazione “Come vivere una passione”.
Le parole di colui che ha portato il rugby ad Ascoli, il prof. Paolo Caucci, Presidente Onorario della Fainplast Rugby Ascoli, e quelle dell’attuale Presidente Giuseppe Flaiani, già giocatore e allenatore della compagine ascolana, hanno trasmesso ai presenti la reale sensazione di che vuol dire vivere il mondo del rugby, ovvero l’amicizia che si cementa anno dopo anno, come hanno testimoniato lo stesso Scaramella, ns. allenatore negli anni 70, e Peppe Mandolini (totem del rugby aquilano e nostro grande amico), e il senso di appartenenza che non scema nemmeno dopo 40 anni come dimostrato dalle presenze di tanti rugbisti della prima ora, Talamonti, Romersa o Tofani giusto per citarne alcuni.
Infine la presenza delle istituzioni, l’On. Agostini, il Sindaco Celani e l’Assessore Stallone sul tavolo dei relatori ma anche gli Assessori Natali e Antonini tra il pubblico, le parole del Presidente del CONI Sabatucci unitamente a quelle della Preside della Scuola Mattei di Castel di Lama prof.ssa M.Rita Sacripante hanno conferito, a quello che avrebbe potuto essere un mero incontro tra addetti ai lavori, una impronta culturale, ma anche socio-pedagogica, che ne ha elevato, e di molto, il livello qualitativo.
Insomma ne è scaturita l’immagine, sacrosanta, di una disciplina sportiva dinamica e di elevato valore etico e di una Società sana e guidata da persone innamorate di questo sport e decise a renderlo fruibile a chiunque. Pochi gli assenti, peccato per loro, ma sicuramente nessuno per snobismo. L’unica assenza rumorosa invece è stata quella del Delegato Regionale Maurizio Longhi il quale, sebbene avesse confermato la sua presenza, ha dato forfait all’ultimo minuto senza pensare che proprio la sua presenza avrebbe reso merito a quella che, a detta di molti, è una tra la Società più attive delle Marche e, relativamente alla vicenda della Nazionale Italiana ad Ascoli, avrebbe dato la certezza della vicinanza, all’Amatori Rugby Ascoli, del vertice regionale della FIR.
La manifestazione è poi proseguita al campo di Monterocco e qui è si è potuto numericamente quantificare quanto grande sia il consenso che il ns. sport sta vivendo ad Ascoli. Il campo zeppo di giocatori di tutte le età, dai 2/3 anni dei figli di Marcello “Pizzman” ai quasi …..anta di Scaramella, Romersa e Caucci, il vedere lo spazio antistante pieno di amici e familiari, la tribunetta con le supporters, i terzotempisti tutti indaffarati chi dietro alla pasta, le mitiche mamme dell’Under 15, e chi alla porchetta, il grande Elvino, tutto insomma contribuiva a dare proprio la sensazione della festa paesana, piena solo di amicizia e spensieratezza.
Altri commenti non ne esprimerebbero comunque a sufficienza i significati, per cui guardate le foto e diteci se non è stata una giornata da non dimenticare.

lunedì 9 giugno 2008

Coppa Marche U15: Fainplast Rugby Ascoli – Soltec Rugby S. Benedetto: 26 – 25

E’ caduto l’ultimo muro! Finalmente l’Under 15 si scrolla di dosso l’etichetta di matricola destinata a soffrire e congratularsi sempre con gli avversari.
E’ accaduto nell’ultima partita della Coppa Marche U15 contro gli amici di San Benedetto e proprio questa partita ha mostrato, in sintesi, pregi e difetti dei nostri ragazzi, ovvero fase difensiva ancora da affinare (termine da intendersi come incoraggiamento) con 3 mete subite nei primi 10 minuti, carattere e gioco d’attacco finalmente venuti fuori, reazione e sorpasso tra la fine del primo tempo e la metà del secondo, poi la sofferenza fino alla fine, reazione rosso-blu con meta e relativa trasformazione fallita di pochissimo, e finalmente la gioia per la vittoria.
Non rendicontiamo la gara, non me ne vogliano coloro che materialmente hanno marcato le mete e segnato punti, ma per noi rugbisty il credo è sempre lo stesso: è la squadra, in tutte le sue componenti, a vincere o a perdere, chi ha segnato una meta sa che lo ha potuto fare perché un compagno lo ha sostenuto o gli ha passato la palla al momento giusto. Il compiacimento personale per un gesto atletico di valore rimane un patrimonio intimo di chi lo ha compiuto, ma egli stesso stia tranquillo, tutti i compagni di squadra lo ringrazieranno per quel gesto.
E allora chi applaudiamo? Nessuno? Ma scherziamo? In primis più di un ringraziamento va a coach Gianluca D’Amico che in questi mesi ha saputo creare un
gruppo ed è riuscito a inculcare dentro quelle teste acerbe, qualcuna direi anche dura, quella condizione mentale obbligatoria per poter giocare uno sport come il rugby, un altro plauso va a Basilio Sardi che, da dirigente, non ha avuto dubbi e ha scelto di seguire i ragazzi e ci si è dedicato “tout court” e infine un ringraziamento, anzi un abbraccio forte, a tutti i genitori che, oltre a non smettere mai di incoraggiare i figli, ci hanno dato molto spesso una mano in tante situazioni, anche quelle che non interessavano i loro pargoli. Fra l’altro ci è giunta voce che i più scatenati fra coloro che gioivano erano proprio loro e quei mattacchioni che correvano per il campo incuranti dell’acqua e del fango erano sempre loro. Infine un ringraziamento ai ragazzi di San Benedetto che impegnandosi al massimo hanno dato alla vittoria ascolana il senso del raggiungimento di un risultato con fatica e merito.
Bravi ragazzi, bravi tutti, la dirigenza, benché assente per le Ascolimpiadi, vi ringrazia e vi abbraccia
Adesso si festeggia, Domenica 15 Giugno tutto il rugby ascolano, e speriamo anche qualche altro amico, sarà a Palazzo dei Capitani alla mattina per un convegno sul rugby con invitati i docenti delle scuole di Ascoli e poi nel pomeriggio al campo Monterocco per partitelle con tutti, ma proprio tutti, gli atleti dell’A.R.A. dai 5 ai 80 anni.

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