Secondo concentramento U11 e U13 organizzato dalla Amatori Rugby Ascoli nella magnifica struttura messa a disposizione dalla Ecoservices Srl (grazie Traini lei è una persona squisita e sensibile e questa non è una sviolinata). Nonostante la minaccia di pioggia quella di Venerdì è stata una più che soddisfacente giornata di rugby, l’Amatori Macerata ha portato i suoi ragazzi così come il Sambuceto Rugby, guidato da Gianluca Capone (esempio concreto di persona che realmente ama questo sport), ha portato la bellezza di 55 atleti divisi in 4 squadre e tutti insieme hanno dato vita a quello spettacolo della natura che il minirugby. Non ci interessano i risultati delle partite, o meglio ci interessano limitatamente alle soddisfazioni e alle motivazioni che danno ai ragazzi, ma vogliamo spendere due parole per la nostra U11: questi diavoletti nero/bianchi hanno vinto tutte le partite disputate, ma la cosa più gratificante per noi, e ovviamente per il coach Marcello Ferrante, sono state le parole di uno di loro che alla domanda “quante mete hai segnato?” ha risposto “ne potevo fare una in più ma ho passato la palla al mio compagno perché era più sicuro”. Complimenti Marcello questo mini rugbista ha già capito il concetto di squadra e il senso più profondo del rugby.
Unica nota stonata, che chissà perché non manca mai, è stata l’assenza delle altre, blasonate o meno, squadre marchigiane. Questa assenza, che è comunque poco gratificante per chi si fa carico dell’organizzazione, non depone assolutamente a favore del rugby inteso come aggregazione ne tanto meno di quelle società, Formiche Pesaro e Jesi tanto per non fare nomi, che spesso amano mettere sul piatto il loro peso societario ma quasi mai lo fanno quando si tratta di dare l’esempio, in special modo quando questo è per qualche verso oneroso. Se andiamo avanti così la divisione Marche Nord e Marche Sud sarà nell’ordine e nella evidenza delle cose e non solo nelle partite di beneficenza.
Unica nota stonata, che chissà perché non manca mai, è stata l’assenza delle altre, blasonate o meno, squadre marchigiane. Questa assenza, che è comunque poco gratificante per chi si fa carico dell’organizzazione, non depone assolutamente a favore del rugby inteso come aggregazione ne tanto meno di quelle società, Formiche Pesaro e Jesi tanto per non fare nomi, che spesso amano mettere sul piatto il loro peso societario ma quasi mai lo fanno quando si tratta di dare l’esempio, in special modo quando questo è per qualche verso oneroso. Se andiamo avanti così la divisione Marche Nord e Marche Sud sarà nell’ordine e nella evidenza delle cose e non solo nelle partite di beneficenza.